Con la maglia numero 7

  • Stampa
IL POTERE EDUCATIVO DELLO SPORT NELL’ADOLESCENZA
Bellissima serata con ospiti speciali quali Pino Sacripanti ed il Professore Raffaele Mantegazza
Il progetto “Vivere Virtus” si arricchisce di un’altro bellissimo appuntamento finalizzato alla crescita dei nostri giovani giocatori, dei nostri allenatori ed anche come spunto di riflessione per i genitori. Il Prof. Mantegazza ci ha spiegato quanto lo sport sia fondamentale nella crescita dei nostri giovani per il potere educativo che può avere su di loro.
La presentazione del libro “Con la Maglia Numero Sette” scritto proprio dal Professor Mantegazza è stato il veicolo della serata per capire le dinamiche del basket, durante la partita, gli allenamenti, dentro e fuori dal campo. 
Insieme a tantissimi aspetti che riempiono la vita di un giovane cestista, gli aneddoti del Professore, insieme a quelli di Pino Sacripanti e gli interventi di Gianluigi Seveso, Bob Anzivino, Antonio Visciglia e Flavio Fioretti, sono serviti per mettere in evidenza quanto un “Allenatore”, prima di tutto educatore, possa trarre spunto da ogni singolo momento dell’attività sportiva per insegnare ai ragazzi un aspetto che sarà poi altrettanto simile e utile nella vita di tutti i giorni: 
La forza di impegnarsi, di reagire alla vittoria o sconfitta; la creazione e capacità di “vivere” all’interno di un gruppo, sapendo accettare le qualità dei miei compagni; l’attenzione nel seguire le regole del gioco come quelle che ci saranno nella vita di tutti i giorni; etc..
Dalle parole del libro insieme ai racconti degli ospiti, siamo entrati nel dettaglio di molte routine della palla a spicchi: il fischio dei 3 minuti prima dell’inizio della partita, il time out, la sostituzione dei giocatori, il tiro dell’ultimo secondo, la miglior difesa, la competizione interna di ogni singolo allenamento, i genitori sugli spalti, il fischio dell’arbitro che ti fa arrabbiare, la trasferta, la vita di spogliatoio, la preparazione della partita… E’ stato un vortice di parole, pensieri emozioni, esattamente come in una partita di basket dove la difesa, il contropiede ed il gioco d’attacco, insieme al talento di ogni singolo giocatore ed il controllo di equità dell’arbitro, scandiscono il correre del tempo, dove alla fine c’è sempre uno che vince ed uno che perde, perchè si tratta di un gioco, un bellissimo gioco che domani ricomincia con un altra settimana di allenamenti per preparare un altro match, sempre dallo 0 a 0, perchè il desiderio di continuare a migliorare, di mettersi alla prova, di competere ci servirà tutti i giorni.